Rio2016. I complimenti del Capo della Polizia Franco Gabrielli agli atleti delle Fiamme oro: “Siete un esempio per i giovani, l’orgoglio dell’Italia e delle donne e uomini della Polizia di Stato”


“Siete un esempio per i giovani, l’orgoglio dell’Italia e delle donne e uomini della Polizia di Stato”  —

Con l’oro nei 1.500 stile libero vinto da Gregorio Paltrinieri questa notte, salgono a cinque le medaglie conquistate dagli atleti Fiamme oro ai Giochi olimpici di Rio. Oltre al primo posto del nuotatore emiliano raggiunto con una gara condotta fin dalle prime bracciate e in gran parte sotto la soglia del record del mondo, ricordiamo anche quella del giovane Gabriele Rossetti (21 anni) che, con un 16 su 16 nell’ultima tornata di tiri, è salito sul gradino più alto del podio nello skeet, 24 anni dopo il padre Bruno, terzo a Barcellona ’92. Altre medaglie sono arrivate dalla scherma, con Elisa Di Francisca argento nel fioretto individuale, dal ciclismo su strada dove Elisa Longo Borghini in volata ha conquistato il bronzo e dal canottaggio con Marco Di Costanzo (in coppia con Giovanni Abagnale) terzo nel due senza.

Dunque, un bilancio più che positivo quello della spedizione cremisi a Rio, che può essere già fatto a dieci giorni dall’inizio della competizione, così come ha detto il capo della Polizia, Franco Gabrielli: «Sono risultati di valore assoluto. Pur non potendo essere con i nostri atleti sui campi di gara, ho seguito tutte le loro imprese e gioito. A tutti quelli che hanno gareggiato e a chisarà impegnato da qui alla fine della competizione, voglio dire che quel che stanno facendo mi riempie di orgoglio e che gli sono grato per l’apporto che stanno dando a tutta la spedizione italiana. I risultati – ha continuato Gabrielli – sono frutto del lavoro svoltodal nostro Gruppo sportivo e che parte da lontano, nella convinzione che diffondere la cultura della legalità attraverso lo sport, con valori quali il rispetto delle regole, dell’avversario e delsuperamento di barriere e discriminazioni di ogni tipo favorendo l’integrazione, sia uno dei cardini principali su cui si fonda l’Istituzione di cui sono a capo. Ed è proprio perché crediamo in questo – ha proseguito il capo della Polizia – il Gruppo sportivo Fiamme oro ha intrapreso la strada della diffusione dello sport tra i più giovani, aprendo sezioni giovanili (accessibili a tutti) in luoghi considerati “difficili”, dove la criminalità organizzata fa sentire particolarmente la sua presenza, proprio per dare il segnale che, anche attraverso lo sport, la Polizia di Stato vuole #essercisempre. Sono così nate sezioni del pugilato a Marcianise e sulla Tiburtina a Roma, della lotta a Termini Imerese, del trial a Milano (nell’ottica dell’educazione stradale), o della caserma “S. Gelsomini” di Ponte Galeria, con i giovani rugbisti che studiano seguiti da tutor prima di allenarsi. Esono solo l’inizio di una politica che sta pagando. Senza dimenticare che da qualche anno abbiamo aperto anche agli sport paralimpici e che nell’edizione delle Paralimpiadi di Rio schiereremo ben quattro atleti. Ai ragazzi che in questo momento sono a Rio – ha concluso Gabrielli – voglio dire che sono un esempio per i giovani, l’orgoglio dell’Italia e di tutte le donne e gli uomini della Polizia di Stato. #ForzaAzzurri e forza #Fiammeoro ! Continuate così!».

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